lunedì 23 luglio 2012

14. Vivere è un pò come perder tempo.

Non dormire.
Occhi spalancati ad un soffitto che non cambia.
Un manto nero sopra la mia testa.
Fuori un vento assordante.
Penso che qualcosa cadrà e qualcuno si farà male.
E se succedesse a me?
Un incidente.
Sono in bici..
Una raffica di vento mi sposta dalla verso il centro della strada
mi copro gli occhi
torno verso destra
Una macchina non mi vede e si immette prendendomi in pieno.
Un volo di qualche metro.
Una botta in testa che mi fa perdere conoscenza
L'ambulanza
Il viaggio.
L'ospedale.
TRauma cranico e qualcosa di rotto.
Una quindicina di giorni all'ospedale.
Chi verrebbe a trovarmi?
Robin Hood mi odia perchè non è disposto a capire che mi ha fatto del male e che non posso rinnamorarmi di lui a suo piacimento. Probabilmente non me ne rinnamorerò mai.
Mio fratello e mia sorella già me li vedo.
Ridono, mi danno della stupida.
"Non sa neanche andare in bicicletta"
"è sempre la solita imbecille" riderono ancora.
Li sento ridere nelle mie orecchie.
Ridere di qualcosa che solo loro due sanno.
L'altra sorella che con in mano il telefono chiede a mio padre "Ma quanto è che dobbiamo restare?"
Mio padre che fa finta di preoccuparmi
Ma poi è troppo impegnato
Guarirò e tornerò a romprere le scatole pensa.
Le mie "amiche" che forse vengono solo perchè si sentono in dovere di farlo.
Non stanno molto.
Giusto il tempo di parlare un pò tra loro, guaradarmi, farmi una carezza e poi via la vita continua
A. che è troppo impegnato ad uscire con il suo migliore amico per venirmi a fare visita.
Forse un messaggio
"Chicca mi dispiace per quello che è successo riprenditi che poi ti porto fuori, te lo prometto"
Promessa che mai manterrà.
Perchè tanto io ci sarò.
Io vengo dopo di tutto e tutti.
E poi G.
Io lo so.
Prenderebbe un aereo.
Costasse anche 300 euro.
Correrebbe da me a piedi piuttosto che lasciarmi sola
Non mi lascerebbe sola un secondo.
Come nei film mi chiederebbe di svegliarmi.
di non lasciarlo solo.
E dopo 5 giorni di flebo
Il mio corpo ormai asciutto
Finalmente magro.
Mi sveglio e lì c'è G.
Mi bacia, trattiene le lacrime, è felice
Nel vederlo sono felice
Poi
leggo il messaggio.
Ricordo le risate
La voce delle altre
Ed è lì che che saluto G.
Un bacio.
E chiudo gli occhi.
Non ci sarà nessuno che mi porterà fuori a cena.
Non ci sarà più nessuno che perderà un pomeriggio di mare per venirmi a trovare.
Nessuno più mi darà della stupida.
Nessuno più dovrà spendere soldi per me.
Nessuno potrà più odiarmi per l'amore che non ho dato.
Solo il suono di cure che ha smesso di battere.
E io lì su quel letto
Finalmente magra
Con l'unica persona per cui mi dispiacerebbe farla finita.
Però amore..vedi?
Ora sono magra.

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