mercoledì 9 gennaio 2013

28. Dove per magia tu respiri dalla stessa pancia mia

Stesera voglio parlarvi di Lui.
In quest blog non ne ho praticamente mai parlato.
Eppure credo che la consapevolezza della sua esistenza mi abbia trasformata.
Resa ciò che sono ora.
é una di queele cose che ti cambiano la vita.
E questa consapevolezza la hai appena succede.
Non hai bisogno di pensarci dopo tanto tempo.
Lo sai non appena ti parlano di Lui.
è stata come una fucilata in pieno petto.
é stato come sentire una bomba esplodere lì, esattamente sotto il seno.
Un calcio preso in piena faccia.
"Il risultato non è quello che vi aspettate"
Il buio
Il vuoto.
Dentro di me cresceva una creatura.
Un bambino.
Un bambino dentro una bambina.
Concepito di fretta controvoglia e con una buona quantità di violenza per convincermi.
Per sbaglio.
Un bambino.
E come dirlo ai miei?
Io la ragazzina disubbidiente.
Io la ragazzina ribelle.
Io la ragazzina strana.
Io che tenevo in piedi una madre senza gambe.
Io quella che delude
Come potevo farlo?
Io?
Mia madre che sviene, mio padre che non mo guarda, mia sorella che mi da della puttana assassina.
Si assassina.
Perchè ho fatto quello che mi hanno detto di fare.
Io che non capivo più niente
Io che vivevo la mia vita a rallentatore
Io che non capivo quello che mi succedeva
c'era un mondo che andava velocissimo e io non riescivo a raggiungerla.
E non so come mi rtrovai in una stanza d'ospedale il 1 dicembre
Aspettando un ragazzo che arrivò dopo ore sotto gli occhi tristi, delusi e accusatori di mio padre e mia madre.
Mi ricordo che urlavo
Ricordo di aver chiesto al dottore della droga per non sentire il dolore
Ricordo l'umiliazione di sentire il dottore dire "doveva aver fatto un clistere prima di venire qui"
Ricordo i pianti di mia mamma
POi ricordo il vuoto.
Ricordo il mio vuoto.
Ricordo la mia silenziosa disperazione.
Ricordo il cercare la morte
Ricordo il buttarsi per strada senza guardare
ricordo la voglia di lanciarsi dal balcone e i tentativi
Ricordo i cuscini in faccia
ricordo la voglia di morire
La voglia di sparire.
Ricordo i 67 kg
Ricordo lo schifo e la disperazione
Ricordo il dolore al petto.
Ricordo la vergogna.
Ricordo il mio bambino e la sua foto.
Si sono un'assassina.
Si ho ucciso il mio bambino.
Si sono un mostro.
Si non mi merito di stare qui
Ma
"...Giorno per giorno, sempre ballando, non prendere ma questa vita nè poco nè troppo sul serio. Vento per vento a favore oppure contro.. cosa c'è di male in fondo a vivere?"
Buonanotte fantasmi
Buonanotte pure a te piccolo mio, mamma ti pensa sempre.

1 commento:

  1. Sento il tuo dolore soltanto leggendo questo post. Mi dispiace che sia andata così. Proprio in questi giorni ho anche io paura, ma sicuramente non è come penso. Mi dispiace comunque e non riesco a trovare le parole da dire, perché non ce n'è. Ti stringo, ti abbraccio forte e ti penso. Davvero.
    Sei splendida e non è vero che non ti meriti di stare qua.
    Ti voglio bene.
    Snotra

    RispondiElimina